SALVARE IL SOLDATO
MONTALI A TUTTI I COSTI? NEPPURE PER IDEA!
E’ variegato l’universo che
vuole a tutti i costi salvare politicamente il sindaco Montali ed il
vicesindaco Moscatelli dalla fine che meriterebbero per i disastri che hanno
causato alla comunità di Chiaravalle e per la mancanza di rispetto che hanno
mostrato nei confronti del consiglio comunale e, quindi, dei cittadini. Di
questo “piccolo mondo antico” fanno parte Ivano Rocchetti dell’IDV e l’on.
Claudio Maderloni. Di primo acchito non è stato facile comprendere le ragioni
per cui entrambi sono giunti alla medesima conclusione: salvare il sindaco
Montali, costi quel che costi. Poi, però, la realtà si è fatta più chiara e si
capisce lontano un miglio che entrambi vogliono un posto al sole nell’amministrazione
comunale che verrà. Ivano Rocchetti parla con lingua biforcuta e non è una
novità. Si permette di bollare gli 8 consiglieri di maggioranza che hanno prima
sfiduciato Moscatelli ed ora il Sindaco definendoli, testualmente, “un manipolo
di facinorosi che si adoperano in modo maldestro per affidare la guida del
comune ad un commissario prefettizio” e poi chiede la testa del presidente del
consiglio comunale, Massimo Bitti, colpevole, secondo Rocchetti, di una “azione
disgregante”. L’IDV addirittura promuoverà una petizione popolare a sostegno
della Montali! Siamo davvero al paradosso: forse Ivano Rocchetti, che lamenta
anche “un’azione fratricida all’interno del PD tutta indirizzata alla
delegittimazione della componente proveniente dal PCI”, non si ricorda di
quando era iscritto alla Democrazia Cristiana e faceva il bastian contrario su
tutto e tutti e spesso sposava idee e progetti contrari al suo partito di
appartenenza. Nessuno lo bollava come “facinoroso e disgregante” perché forse,
a quel tempo, c’era chi si ricordava di cosa significa la parola “democrazia”,
cosa che non sembra essere una prerogativa dell’epigono di Antonio Di Pietro.
Anche l’on. Maderloni cade nel paradosso. 4 anni fa era stato un tosto
candidato a sindaco contro la
Montali ed ora tenta in ogni modo di salvarla! Da qualche
tempo, non fa altro che lanciare al sindaco scialuppe di salvataggio. E
continua con il solito refrain della mancanza di motivazioni politiche alla
base della sfiducia prima a Moscatelli ed ora alla Montali. Crediamo che quando
il sindaco fa il Podestà diventa immediatamente indifendibile, così come
Moscatelli quando decide da solo su alcuni temi significativi, come la
ristrutturazione del viale delle sigaraie che fosse dipeso da lui sarebbe stata
solo parziale e fortunatamente è stata migliorata dall’apposita commissione. Ma
gli strenui difensori della Montali dove erano quando, per fare un esempio, tra
l’assessore Fanelli e Moscatelli, che sono entrambi del PD, non c’era accordo praticamente
su nulla? Dove erano quando prima 9 e poi 8 consiglieri di maggioranza hanno
denunciato che il vicesindaco Moscatelli prendeva decisioni senza tenere in
considerazione le loro idee e trattava a brutto muso, con protervia ed
arroganza, chi non la pensava come lui? E non dicano falsità: il commissario
prefettizio, che è certamente meglio di questo sindaco che in 9 anni non ha
fatto nulla di notevole per Chiaravalle, potrebbe tranquillamente portare
avanti i progetti per cui sono stati stanziati fondi europei e non solo. Altro
che perdita di 3 milioni di euro! Informatevi, cari Rocchetti e Maderloni e non
cavalcate la tigre della paura! E non dite altre falsità, tipo quella che ci
sono accordi sotterranei per future alleanze. Noi del PDL non abbiamo stretto
legami con nessuno, non abbiamo promosso incontri carbonari con nessuno. Ci
siamo trovati d’accordo con gli 8 consiglieri di maggioranza su un punto: la
sfiducia a Moscatelli per manifesta incapacità ed ora su quella al sindaco, che
ha trattato il consiglio comunale con una protervia senza pari, non
considerando le sue prerogative e le sue decisioni. Non c’è nulla di
sotterraneo come i dietrologi e quelli abituati a lavorare nelle segrete stanze
delle segreterie politiche vogliono far credere. Da parte nostra c’è solo la
consapevolezza che più in basso di così Chiaravalle non può scendere, che un
sindaco peggiore della Montali ed un vicesindaco peggiore di Moscatelli sia
difficile trovarli. Lo diciamo da 4 anni e ci sono gli atti a dimostrarlo. Per
il futuro ciò che auspichiamo è la costituzione di una lista trasversale aperta,
senza strumentali divisioni, a donne,
uomini, giovani, anziani che vengano da esperienze diverse ma che abbiano bene
in mente quali sono i problemi di Chiaravalle e quali sono le soluzioni possibili
da adottare. Questo è ciò che pensiamo per il futuro ma ora è indispensabile
girare pagina e porre fine al duopolio Montali-Moscatelli.