domenica 29 aprile 2012

Cronaca dal consiglio comunale...


A CHIARAVALLE HANNO RIAPERTO IL CINEMA: 
OGGI LE COMICHE !!!

Il Nuovo Cinema a Chiaravalle si è spostato nell’aula consiliare.
Gli 8 “leoni” che avevano presentato la mozione di sfiducia contro il duopolio Montali-Moscatelli si sono trasformati in pecore proprio al momento decisivo: hanno abbandonato l’aula pur di non votare la loro mozione! Davvero coraggiosi! E grazie al comportamento singolare della consigliere Ruggeri, che era tra i sostenitori del sindaco ed invece si è allineata agli 8 abbandonando l’aula anch’essa, è mancato il numero legale e la mozione non si è neppure discussa. Siamo alle solite: chi ci governa, ovvero il PD ed i partiti di sinistra-centro, più che fare gli interessi dei cittadini fanno i loro sporchi comodi e dimostrano un attaccamento alla poltrona ed al potere che fa rimpiangere perfino i politici della Prima Repubblica.
Uno spettacolo indecente e disgustoso è andato in scena venerdì in comune e, probabilmente, sarà replicato lunedì prossimo alle 18.
Cari cittadini, venite a vederli in faccia i vostri governanti, venite ad osservare come si comportano quelli a cui avete affidato la guida di Chiaravalle, quelli che dovrebbero avere a cuore il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti, che dovrebbero preoccuparsi di creare posti di lavoro per i nostri giovani, quelli che fanno della demagogia, dell’ipocrisia e del populismo i loro cavalli di battaglia e non hanno neppure un’idea per dare uno sviluppo equilibrato ma sicuro a Chiaravalle. A questi signori non interessa nulla della città e del futuro dei suoi cittadini: a loro interessa mantenere il potere e gestire la cosa pubblica come fosse Cosa Loro e…Casa Loro! Fanno patti scellerati contro ogni logica e contro i loro stessi ideali solo per mantenere intatto lo status quo maleodorante che ammanta tutto in questa splendida Chiaravalle che per colpa loro, che l’amministrano ininterrottamente da decenni, è divenuta di un grigiore mortale.
Agli 8 diciamo: chi non ha coraggio non se lo può dare ma i don Abbondio non hanno mai fatto la storia di nessun Paese! E non si illudano di ricomporre una frattura che è sotto gli occhi di tutti!

sabato 14 aprile 2012

Proposte PDL Chiaravalle

PUBBLICHIAMO LA NOSTRA RISPOSTA AD UN GENTILE LETTORE CHE CI ESORTAVA A FAR CONOSCERE ALCUNE NOSTRE PROPOSTE PER FAR "QUADRARE I CONTI" DEL BILANCIO COMUNALE:

Intanto la ringraziamo per averci seguito sul blog. Prima di tutto crediamo che un'amministrazione comunale debba risparmiare quanto più possibile senza sprechi. Quindi è necessario per una cittadina come Chiaravalle avere al massimo 4 o 5 assessori e non i 7 (più il sindaco) che ci sono attualmente e questo comporterebbe già un risparmio di circa 50.000 euro l'anno. Poi bisogna anche seguire l'esempio di altri comuni limitrofi, ad esempio sulle mense, visto che c'è chi ha privatizzato il servizio con un risparmio di circa 400 euro l'anno per ogni famiglia. Bisogna indire una gara d'appalto per la gestione della mense in modo che chi vince la gara deve versare al Comune alcune decine di migliaia di euro l'anno (a Falconara circa 100.000), deve investire ristrutturando i locali della cucina (che oggi sono in disfacimenti e bisognosi di manutenzione) e deve assumere gli attuali addetti che sono a carico comunale (oppure il Comune si preoccuperà di occuparli in altri settori di interesse pubblico). Inoltre a Chiaravalle ci sono molte aree dismesse, tra cui quella dell'ex Cral e quella dell'ex Consorzio Agrario. Perchè non prevedere in quelle zone un recupero dell'esistente invece che continuare a costruire nel poco territorio comunale rimasto? Bisogna anche far funzionare appieno l'impianto di produzione di biogas che è sorto in luogo della discarica: così si potrebbero incrementare gli utili mentre oggi questo impianto non funziona a dovere, così come bisogna vendere la farmacia comunale che fino a oggi è sempre stata in deficit e che ha comportato molti esborsi di denaro pubblico (e quindi dalle tasche dei cittadini) mentre la vendita della farmacia, come avvenuto in altri comuni limitrofi, può far guadagnare al comune anche 1 o 2 milioni di euro. E' la mentalità che va cambiata: non si possono sempre penalizzare i cittadini con tasse su tasse, non si possono far pagare altre imposte ai commercianti, bisogna snellire la burocrazia e detassare chi vuol creare lavoro in città, i piccoli e medi imprenditori. Questo manca a questo sindaco ed a questa amministrazione: una mentalità diversa e moderna. Ecco perchè Chiaravalle diviene sempre più una città-dormitorio. Anche noi vogliamo che l'ambiente sia tutelato ma, se ci fate caso, camminare o passeggiare nel centro urbano di Chiaravalle è pericoloso perchè le piste ciclabili e pedonali sono state costruite solo in periferia, dove la gente difficilmente può andare, almeno nei mesi freddi. Le zone ciclabili e pedonali del centro sono in disfacimento, sono mal segnalate e mal costruite. Se non si vuol essere demagogici e strumentali bisogna anche ricordare che l'85% almeno dei chiaravallesi che sono in età lavorativa o lavorano fuori da Chiaravalle o sono disoccupati. Forse qualcosa di sbagliato questi nostri amministratori che governano la città da decenni avranno sbagliato! Oppure no?!

giovedì 12 aprile 2012


SALVARE IL SOLDATO MONTALI A TUTTI I COSTI? NEPPURE PER IDEA!

E’ variegato l’universo che vuole a tutti i costi salvare politicamente il sindaco Montali ed il vicesindaco Moscatelli dalla fine che meriterebbero per i disastri che hanno causato alla comunità di Chiaravalle e per la mancanza di rispetto che hanno mostrato nei confronti del consiglio comunale e, quindi, dei cittadini. Di questo “piccolo mondo antico” fanno parte Ivano Rocchetti dell’IDV e l’on. Claudio Maderloni. Di primo acchito non è stato facile comprendere le ragioni per cui entrambi sono giunti alla medesima conclusione: salvare il sindaco Montali, costi quel che costi. Poi, però, la realtà si è fatta più chiara e si capisce lontano un miglio che entrambi vogliono un posto al sole nell’amministrazione comunale che verrà. Ivano Rocchetti parla con lingua biforcuta e non è una novità. Si permette di bollare gli 8 consiglieri di maggioranza che hanno prima sfiduciato Moscatelli ed ora il Sindaco definendoli, testualmente, “un manipolo di facinorosi che si adoperano in modo maldestro per affidare la guida del comune ad un commissario prefettizio” e poi chiede la testa del presidente del consiglio comunale, Massimo Bitti, colpevole, secondo Rocchetti, di una “azione disgregante”. L’IDV addirittura promuoverà una petizione popolare a sostegno della Montali! Siamo davvero al paradosso: forse Ivano Rocchetti, che lamenta anche “un’azione fratricida all’interno del PD tutta indirizzata alla delegittimazione della componente proveniente dal PCI”, non si ricorda di quando era iscritto alla Democrazia Cristiana e faceva il bastian contrario su tutto e tutti e spesso sposava idee e progetti contrari al suo partito di appartenenza. Nessuno lo bollava come “facinoroso e disgregante” perché forse, a quel tempo, c’era chi si ricordava di cosa significa la parola “democrazia”, cosa che non sembra essere una prerogativa dell’epigono di Antonio Di Pietro. Anche l’on. Maderloni cade nel paradosso. 4 anni fa era stato un tosto candidato a sindaco contro la Montali ed ora tenta in ogni modo di salvarla! Da qualche tempo, non fa altro che lanciare al sindaco scialuppe di salvataggio. E continua con il solito refrain della mancanza di motivazioni politiche alla base della sfiducia prima a Moscatelli ed ora alla Montali. Crediamo che quando il sindaco fa il Podestà diventa immediatamente indifendibile, così come Moscatelli quando decide da solo su alcuni temi significativi, come la ristrutturazione del viale delle sigaraie che fosse dipeso da lui sarebbe stata solo parziale e fortunatamente è stata migliorata dall’apposita commissione. Ma gli strenui difensori della Montali dove erano quando, per fare un esempio, tra l’assessore Fanelli e Moscatelli, che sono entrambi del PD, non c’era accordo praticamente su nulla? Dove erano quando prima 9 e poi 8 consiglieri di maggioranza hanno denunciato che il vicesindaco Moscatelli prendeva decisioni senza tenere in considerazione le loro idee e trattava a brutto muso, con protervia ed arroganza, chi non la pensava come lui? E non dicano falsità: il commissario prefettizio, che è certamente meglio di questo sindaco che in 9 anni non ha fatto nulla di notevole per Chiaravalle, potrebbe tranquillamente portare avanti i progetti per cui sono stati stanziati fondi europei e non solo. Altro che perdita di 3 milioni di euro! Informatevi, cari Rocchetti e Maderloni e non cavalcate la tigre della paura! E non dite altre falsità, tipo quella che ci sono accordi sotterranei per future alleanze. Noi del PDL non abbiamo stretto legami con nessuno, non abbiamo promosso incontri carbonari con nessuno. Ci siamo trovati d’accordo con gli 8 consiglieri di maggioranza su un punto: la sfiducia a Moscatelli per manifesta incapacità ed ora su quella al sindaco, che ha trattato il consiglio comunale con una protervia senza pari, non considerando le sue prerogative e le sue decisioni. Non c’è nulla di sotterraneo come i dietrologi e quelli abituati a lavorare nelle segrete stanze delle segreterie politiche vogliono far credere. Da parte nostra c’è solo la consapevolezza che più in basso di così Chiaravalle non può scendere, che un sindaco peggiore della Montali ed un vicesindaco peggiore di Moscatelli sia difficile trovarli. Lo diciamo da 4 anni e ci sono gli atti a dimostrarlo. Per il futuro ciò che auspichiamo è la costituzione di una lista trasversale aperta, senza strumentali divisioni,  a donne, uomini, giovani, anziani che vengano da esperienze diverse ma che abbiano bene in mente quali sono i problemi di Chiaravalle e quali sono le soluzioni possibili da adottare. Questo è ciò che pensiamo per il futuro ma ora è indispensabile girare pagina e porre fine al duopolio Montali-Moscatelli.

martedì 3 aprile 2012

da Corriere Adriatico


La giunta sempre più in bilico

I dissidenti preparano la mozione di sfiducia alla Montali. Pdl contro Moscatelli



Critico il Pdl chiaravallese sull’iniziativa dell’assessore Moscatelli che nei giorni aveva indetto un’assemblea pubblica per spiegare i motivi delle sue dimissioni da vicesindaco. “Moscatelli nell’incontro di sabato scorso con la cittadinanza ha davvero passato il segno”. Questa l’opinione del capogruppo Gianluca Fenucci “L’assessore, come al solito, non rispetta le regole. Per la riunione organizzata per il suo pubblico privato Moscatelli ha addirittura fatto aprire il municipio di sabato, giorno di chiusura con conseguente spreco di denaro pubblico”. Non è solo l’abuso delle strutture pubbliche a preoccupare il centro destra che non accetta la volontà di Moscatelli di mantenere le delega ai lavori pubblici. “Moscatelli vuol rimanere assessore per concludere il suo programma che prevede solo la ristrutturazione delle 135 panchine del comune e la piantumazione di centinaia e centinaia di piante, concludendo la realizzazione di altre piste ciclabili. Ebbene, anche noi amiamo il verde e l’ambiente ma Chiaravalle non può vivere solo di questo, bisogna avere idee e progetti per recuperare soldi e creare posti di lavoro”.

Al contrario di quelli che vengono considerati interventi velleitari, per il centrodestra chiaravallese è il momento delle proposte, vari i provvedimenti nel programma di Fenucci e la sua parte politica. “Noi del Pdl abbiamo fatto proposte precise: taglio di due assessorati, vendita della farmacia comunale, dalla sua istituzione sempre in passivo, gara d’appalto trasparente per la gestione del servizio mensa con la relativa ristrutturazione dei locali e l’occupazione degli attuali addetti oltre che con trasferimento da parte della ditta vincitrice di svariate decine di migliaia di euro nelle casse comunali (come avviene in altri comuni limitrofi, ad esempio Falconara), gara d’appalto trasparente per gestire il teatro (anche qui con un risparmio di decine di migliaia di euro pubblici), vendita di altri immobili comunali.

Oltre al pressing di un centrodestra che alza la testa di fronte alle difficoltà dell’Amministrazione, altre preoccupazioni arrivano dal fronte interno. I consiglieri dissidenti sono ormai decisi a presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Daniela Montali. La misura, che potrebbe causare la fine dell’attuale Amministrazione, è rimasta per mesi in sospeso in attesa che un accordo potesse sventare la caduta della Giunta. L’accordo non è arrivato e la presa di posizione del sindaco Montali insieme alla non gradita iniziativa di Moscatelli della spontanea revoca della carica di Vicesindaco, hanno costretto i dissidenti a una scelta di forza: “Siamo stanchi”, fanno sapere gli otto consiglieri: “la sfiducia sembra ormai l’unico modo per far rispettare quanto legittimamente sancito in aula consigliare: la sfiducia a Moscatelli”.