martedì 23 ottobre 2012

PDL: “BASTA TEATRO! VIA I COLPEVOLI DEL DISSESTO E DELLA CADUTA LIBERA DI CHIARAVALLE”


Il PD, Partito dei Disastri, è alla frutta! La grottesca, surreale, assemblea del PD di Chiaravalle di sabato scorso alla Croce Gialla ha confermato che il sindaco, la sua giunta ma anche il partito di maggioranza relativa sono davvero al capolinea. Come possa rientrare una crisi così profonda ed evidente è un mistero e non vorremmo assistere ancora ad un teatrino a cui i chiaravallesi, in questi mesi, si sono purtroppo abituati, visti i continui dietrofront in seno alla maggioranza ed in virtù del comportamento di alcuni impenitenti voltagabbana. Ciò che è certo è che nessun commissario farà più danni di un sindaco che non ha compreso quanto profonda sia la spaccatura con i “suoi” consiglieri ed anche con alcuni dei suoi assessori.
Un PD spaccato in due fa tenerezza se non facesse rabbia considerando che Chiaravalle in questi anni ha subito un declino forse irreversibile per la sete di potere di questi signori che si sentono padroni della città. Sabato scorso all’assemblea pubblica del PD sembrava si fosse tornati indietro di decenni; sembrava ancora di assistere alle riunioni del vecchio Partito Comunista, sembrava ancora il tempo del Soviet supremo. Alcuni nostalgici, che davvero ci hanno fatto tenerezza ed il cui orologio biologico deve essersi irrimediabilmente fermato ai tempi di Togliatti e della Russia vista come il paradiso terrestre, hanno messo all’indice i loro “compagni” di partito (i 5 “Liberi di Pensare” ma al sindaco piace dire, erroneamente, che sono solo 3, chissà perché!?) che hanno osato manifestare dissenso e critiche verso il sindaco e la giunta. Il “dagli all’untore” e una anacronistica “caccia alle streghe” sono proseguiti per tutta la durata di un’assemblea che sembrava davvero surreale e che ha dimostrato ancora una volta la pochezza e la mediocrità di un partito, il PD, che a Chiaravalle non ha più nulla da dire e dovrebbe cospargersi il capo di cenere per la serie di grossolani e gravi errori che hanno portato la città sull’orlo del baratro. Eppure questi signori, questi oligarchi del potere, questi Re di Provincia, non vogliono abdicare, tanto è forte il loro desiderio di stare attaccati alle poltrone.
Dalla maggioranza ci sono arrivate avances che rigettiamo al mittente: siamo coerenti e siamo stati i più strenui avversari di un sindaco e di un sistema di potere che racchiude tutto il peggio di un modo di fare politica che non ci appartiene, attento più alle poltrone ed all’apparire che ai contenuti ed all’essere, preoccupato più di gestire poltrone che di proporre soluzioni ai problemi annosi che attanagliano le persone e la città. Invitiamo la gente di Chiaravalle ad aprire gli occhi: in questi giorni si susseguono appelli all’unità della sinistra, addirittura c’è chi costituisce comitati per Bersani o per Vendola. Noi vogliamo costituire un “Comitato per la rinascita di Chiaravalle”, una città un tempo operosa ed effervescente, ridotta dal PCI-PDS-DS-PD ad un dormitorio dove albergano sporcizia, inedia e mediocrità.

Coordinamento PDL Chiaravalle 

sabato 6 ottobre 2012


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IL SINDACO MONTALI SI DIMETTE

“Finalmente! Il sindaco deve essersi reso conto, pur in colpevole ritardo, che la sua maggioranza si è dissolta come neve al sole. Del resto noi del PDL, in perfetta ed orgogliosa solitudine, lo sosteniamo da almeno due anni: Sindaco, giunta e maggioranza stavano insieme solo per gestire potere e poltrone, divisi, litigiosi e diversi come sono, un po’ come far convivere il diavolo e l’acqua santa. Chiaravalle in questi anni ha subito un declino devastante, una crisi profonda in ogni settore, dall’occupazione ai servizi sociali, dalla viabilità alla cultura. Quest’amministrazione si è caratterizzata solo perché ha tartassato e tassato a dismisura cittadini e famiglie. Le dimissioni del sindaco devono essere da monito per il futuro: i chiaravallesi devono saper scegliere bene al momento delle elezioni, non si possono privilegiare liste di persone messe insieme solo per gestire il potere senza uno straccio di programma. Auspicavamo aria nuova ed ora per la città è ora di cambiare pagina: siamo pronti a promuovere incontri tra persone di buon senso e buona volontà che abbiano a cuore le sorti della città senza barriere e steccati ideologici”.
Gianluca Fenucci (capogruppo PDL)