Il PD, Partito dei Disastri,
è alla frutta! La grottesca, surreale, assemblea del PD di Chiaravalle di
sabato scorso alla Croce Gialla ha confermato che il sindaco, la sua giunta ma
anche il partito di maggioranza relativa sono davvero al capolinea. Come possa
rientrare una crisi così profonda ed evidente è un mistero e non vorremmo
assistere ancora ad un teatrino a cui i chiaravallesi, in questi mesi, si sono
purtroppo abituati, visti i continui dietrofront in seno alla maggioranza ed in
virtù del comportamento di alcuni impenitenti voltagabbana. Ciò che è certo è
che nessun commissario farà più danni di un sindaco che non ha compreso quanto
profonda sia la spaccatura con i “suoi” consiglieri ed anche con alcuni dei
suoi assessori.
Un PD spaccato in due fa
tenerezza se non facesse rabbia considerando che Chiaravalle in questi anni ha
subito un declino forse irreversibile per la sete di potere di questi signori
che si sentono padroni della città. Sabato scorso all’assemblea pubblica del PD
sembrava si fosse tornati indietro di decenni; sembrava ancora di assistere
alle riunioni del vecchio Partito Comunista, sembrava ancora il tempo del
Soviet supremo. Alcuni nostalgici, che davvero ci hanno fatto tenerezza ed il
cui orologio biologico deve essersi irrimediabilmente fermato ai tempi di
Togliatti e della Russia vista come il paradiso terrestre, hanno messo
all’indice i loro “compagni” di partito (i 5 “Liberi di Pensare” ma al sindaco
piace dire, erroneamente, che sono solo 3, chissà perché!?) che hanno osato
manifestare dissenso e critiche verso il sindaco e la giunta. Il “dagli
all’untore” e una anacronistica “caccia alle streghe” sono proseguiti per tutta
la durata di un’assemblea che sembrava davvero surreale e che ha dimostrato
ancora una volta la pochezza e la mediocrità di un partito, il PD, che a
Chiaravalle non ha più nulla da dire e dovrebbe cospargersi il capo di cenere
per la serie di grossolani e gravi errori che hanno portato la città sull’orlo
del baratro. Eppure questi signori, questi oligarchi del potere, questi Re di
Provincia, non vogliono abdicare, tanto è forte il loro desiderio di stare
attaccati alle poltrone.
Dalla maggioranza ci sono
arrivate avances che rigettiamo al mittente: siamo coerenti e siamo stati i più
strenui avversari di un sindaco e di un sistema di potere che racchiude tutto
il peggio di un modo di fare politica che non ci appartiene, attento più alle
poltrone ed all’apparire che ai contenuti ed all’essere, preoccupato più di
gestire poltrone che di proporre soluzioni ai problemi annosi che attanagliano
le persone e la città. Invitiamo la gente di Chiaravalle ad aprire gli occhi:
in questi giorni si susseguono appelli all’unità della sinistra, addirittura
c’è chi costituisce comitati per Bersani o per Vendola. Noi vogliamo costituire
un “Comitato per la rinascita di Chiaravalle”, una città un tempo operosa ed
effervescente, ridotta dal PCI-PDS-DS-PD ad un dormitorio dove albergano sporcizia,
inedia e mediocrità.
Coordinamento PDL Chiaravalle